Dare concretezza alla formazione di coloro che si accostano alle famiglie e alle coppie che chiedono il Battesimo per i propri figli ha impegnato i servizi diocesani, nel decennio scorso, a più livelli. Tale desiderio si è concretizzato nell’elaborazione di un percorso per catechisti battesimali che, a livello centrale, prevedeva un itinerario di una decina di incontri finalizzati ad offrire alcune competenze metodologiche e alcuni spunti teorico-pratici utili a qualificare il servizio. Tale itinerario è stata una preziosa occasione formativa per molti! Durante i mesi scorsi, segnati dalla crisi sanitaria, l’ufficio diocesano per l’Annuncio e la Catechesi, in collaborazione con l’ufficio diocesano per la pastorale della famiglia, si è impegnato in una ricognizione e in un ascolto delle pratiche diocesane di accompagnamento delle famiglie che chiedono il Battesimo. Alcuni incontri a livello vicariale e a livello centrale hanno permesso di far emergere le buone pratiche in atto ma anche gli appelli per la formazione dei “catechisti battesimali”. A livello centrale, il confronto è continuato: il dialogo tra gli uffici, con i catechisti, con i parroci e con varie figure competenti, ha sollecitato una riformulazione della proposta formativa. Non si tratta di una rivoluzione, ma di un adeguamento che speriamo possa portare alcuni benefìci alla formazione dei catechisti battesimali. Concretamente, la proposta si articola a due livelli: uno centrale e uno locale. Il livello centrale prevede la partecipazione al “Biennio catechisti”. Tale itinerario formativo, che si sviluppa su due anni, propone ai catechisti una proposta formativa ampia, che articola e fa dialogare la dimensione propriamente teologico-dogmatica della fede, la dimensione biblica, la dimensione liturgica, senza dimenticare di considerare l’aspetto metodologico e il contributo delle scienze psicologiche e sociologiche. Questo itinerario offre una formazione ampia, che non si limita all’acquisizione di nozioni o di tecniche da “riproporre” ai ragazzi o agli adulti, ma desidera coinvolgere i catechisti in una esperienza di “consolidamento” dei fondamentali della fede e di qualificazione “teoricopratica” del servizio. In questo tempo così complesso, una formazione ampia e sistemica appare promettente e qualificante per ogni servizio ecclesiale. La partecipazione dei catechisti battesimali ha stimolato una riqualificazione di alcuni moduli specifici, soprattutto per quanto riguarda l’area metodologica. Tra fine settembre e inizio ottobre 2021, prenderà avvio la 51ª edizione del biennio che prevede una partecipazione “ibrida”, sia in presenza (casa Toniolo) che online. Chi desidera avere più informazioni in materia non esiti a contattare l’ufficio o a consultare il sito. Il livello locale, invece, prevede l’attivazione di alcuni incontri formativi (tre o quattro a seconda delle necessità) nei quali le équipe di catechisti battesimali di un vicariato, di una collaborazione pastorale o di un gruppo di parrocchie o collaborazioni di un vicariato, saranno impegnati in un esercizio di rilettura sapienziale e teologico-pastorale delle pratiche per aggiornare e dare qualità al servizio. In questo modo si desidera stimolare i territori e offrire un accompagnamento formativo aderente alle esperienze concrete. L’attivazione di tale modalità formativa, che non è un pacchetto “già confezionato” ma che si concretizzerà in dialogo col territorio, è attivabile “su richiesta” contattando l’ufficio catechistico (il riferimento è don Marco Piovesan). La disponibilità a incontrare le realtà locali partirà da gennaio e la realizzazione sarà legata alle richieste. (don Marco Piovesan)
tratto da “La Vita del popolo” del 26 settembre 2021
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