Avvento di condivisione e fraternità: "Un posto a tavola" per l'Africa

“Nella condivisione della sofferenza si cresce e si impara a conoscere in profondità le sorelle e i fratelli”: nel manifesto per l’iniziativa “Un posto a tavola” abbiamo voluto riprendere questa espressione che Stefano, giovane volontario partito prima per il Ciad ed ora per il Libano, ci ha offerto nella sua testimonianza alla veglia missionaria di ottobre. Ho colto questa espressione anche come un “augurio natalizio” per tutti noi cristiani e cristiane. Contemplando il mistero dell’Incarnazione, con Gesù, siamo anche noi chiamati a diventare fratelli e sorelle gli uni degli altri, assumendo, facendo nostra, condividendo, la realtà umana di ciascuno, a partire dalla sofferenza, dalla povertà. Non è facile condividere le sofferenze: è un dono da chiedere in questo Avvento – Natale allo Spirito di Gesù. Chiediamo di non “abituarci” al fatto di avere sempre i poveri tra noi e, magari, senza rendercene conto, indurire il cuore; chiediamo il dono della compassione, del saper soffrire con chi soffre e gioire con chi sta nella gioia. E’ un percorso che facilita la costruzione di un mondo più fraterno, apre a relazioni umane più vere e giuste. Farci solidali, allora, anche con la proposta di Avvento “Un posto a tavola 2018”, con lo sguardo sull’Africa, ci ricorda che la condivisione che costruisce fraternità comprende ogni aspetto del vivere umano: va dal condividere il dono della fede, fino al mettere in comune anche le risorse umane e materiali secondo le necessità di ciascuno… La condivisione con i poveri e con le altre Chiese sorelle ci conduca durante questo tempo a meditare il Vangelo dell’incarnazione. (don Gianfranco Pegoraro, dir. Centro missionario diocesano)