Convocazione diocesana di Pentecoste: “Narriamo l’opera dello Spirito”

Il pomeriggio di domenica 23 maggio la nostra Chiesa è chiamata dal vescovo Michele ad una Convocazione diocesana. A qualcuno la data può risultare un po’ strana, certamente non come da tradizione per un appuntamento tanto importante della diocesi. Come mai dunque il pomeriggio della domenica di Pentecoste? La risposta sta nella Lettera “Saldi nella speranza” che il vescovo Michele ha consegnato alla diocesi nel novembre 2020, dove, invitando a vivere assieme alcune tappe dell’Anno Liturgico che si stava incominciando, egli scriveva: «A Pentecoste (domenica 23 maggio 2021) potremo narrarci quanto lo Spirito ci avrà suggerito durante l’anno e rilanciare le attività per il periodo estivo».

“Narrare l’opera dello Spirito” è esattamente il filo conduttore della Convocazione. Perché è lo Spirito Santo che ci ha accompagnati in questo lungo tempo di pandemia e di ripetuti e insistenti allarmi. La paura, il dolore, i numeri delle vittime e dei ricoveri negli ospedali, le chiusure, i distanziamenti… hanno occupato per mesi e mesi la nostra quotidianità, oltre alle prime pagine dei giornali. Eppure, non si è vissuto soltanto questo: c’è stato anche tanto e tanto bene. Presente negli innumerevoli gesti di carità, di solidarietà, nell’impegno di molti a tenere vive le relazioni, nella voglia di non lasciarsi catturare dalla rassegnazione, nell’individuare con fantasia e tenacia, pur nel rispetto di quanto stabilito di volta in volta dai DPCM, modalità possibili di incontro, di scambio, anche di confronto e approfondimento su quanto tutti stavamo vivendo.

Qualcuno chiama tutto ciò “resilienza”. Sì, “resilienza”, di cui però il vero artefice è stato e rimane lo Spirito Santo, il Paraclito, vero dono di Gesù Risorto. Lui ha sostenuto la fede di tanti fratelli e sorelle pur dentro la pesantezza di questo tempo. Lui ha aperto tanti cuori e tante mani perché non venisse meno la generosità di fronte al rischio forte dell’“ognuno pensi per sé”. È lo Spirito Santo ancora che ha custodito le nostre comunità cristiane, non facendo mancare loro il cibo della Parola, dei sacramenti, che ha suscitato la generosità di molti e di età diverse per continuare, spesso anche con modalità del tutto originali, la cura per la crescita cristiana dei fanciulli, dei ragazzi e degli adolescenti, dei giovani e delle stesse famiglie.

Ebbene, è importante che tutto ciò, o almeno qualcosa di tutto questo, diventi “narrazione”, pagine da raccontare. Non perché chi le ha personalmente vissute abbia modo di far bella mostra di sé, ma per riconoscere in esse la presenza viva e attiva dello Spirito del Signore. Ascolteremo, allora, durante la Convocazione alcune testimonianze per le quali loderemo insieme lo Spirito Santo, e questo proprio nel giorno in cui celebriamo solennemente questo Dono che continuamente genera la Chiesa. Lo invocheremo poi, assieme al vescovo Michele, perché continui ad accompagnare l’intera nostra diocesi e ci renda docili nel lasciarci guidare dai suoi appelli e dalla sua sapienza.

Narrazione, ascolto, preghiera… dunque. Partecipando però alla Convocazione in un modo diverso da come solitamente sono sempre stati vissuti questi appuntamenti diocesani.  Infatti, in osservanza delle ben note indicazioni nell’affrontare la pandemia, al tempio di S. Nicolò a Treviso, sede tradizionale di questi incontri di Chiesa, potrà essere presente soltanto un numero limitato di persone, composto in prevalenza da coloro che partecipano ai vari consigli e organismi diocesani, e dai sacerdoti con alcuni fedeli delle parrocchie del territorio comunale di Treviso.

Per favorire però la partecipazione di tutti gli altri sacerdoti e diaconi, religiosi e fedeli della diocesi la Convocazione verrà trasmessa in diretta, attraverso il canale Youtube diocesano, con inizio alle ore 16.00. Occorrerà in tal caso provvedere all’interno delle chiese parrocchiali o in una di quelle della propria Collaborazione Pastorale, oppure in una sala della comunità agli strumenti necessari per la recezione online, in modo che tale partecipazione possa essere vissuta comunque comunitariamente.

don Mario Salviato

vicario per il coordinamento della Pastorale