Festa della famiglia e della vita: domenica 26 a Paderno di Ponzano

La festa del 26 gennaio sarà, ancora una volta, l’occasione per celebrare la bellezza di un progetto antico come il mondo nel quale un uomo e una donna scelgono di condividere la loro vita, per sempre. Il brano del Vangelo che ci ha ispirato quest’anno è di Giovanni: “A quanti però l’hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio”.
E’ un progetto grande quello che Dio affida ad un uomo e una donna uniti nella promessa matrimoniale; Dio attraverso gli sposi genera, accoglie, ama. Dio parla d’amore attraverso la storia d’amore di ciascuna coppia di sposi. E ciascuna famiglia risplende di una luce di amore che è solo sua, particolare. Uno stile, che va custodito e curato, e che si propaga e può essere significativo per la “città dell’uomo”. Nella piccola comunità chiamata famiglia, in questo luogo protetto, i figli del mondo sono pensati, generati, accolti, cresciuti; sorprende prendere consapevolezza che in ogni luogo e in ogni tempo avviene questo miracolo, perché ogni uomo e ogni donna, chiunque sia diventato, ha abitato il grembo di una donna, è stato nutrito, è stato cullato fra le braccia dei genitori, dei fratelli, dei nonni, e in questo contesto ha imparato a camminare, a comunicare, ad amare, a vivere. La famiglia è uno spazio di comunione nell’accoglienza delle differenze: uomo, donna, giovani, anziani. Sa accogliere la vita così come si presenta, adattandosi agli imprevisti, avviando processi di riconciliazione, rigenerando le relazioni. Si prende cura della comunità, si impasta e si coinvolge con altre famiglie, con la società civile e le istituzioni. Questo è lo stile di famiglia, non un modello ideale a cui tendere, ma una consapevolezza da acquisire di ciò che la famiglia, ciascuna famiglia, è. E questa è una ricchezza che va raccontata! Per questo, durante la festa, chiederemo a un paio di famiglie di raccontare l’esperienza di un incontro avvenuto con altre famiglie che è stato per loro vitalizzante, del quale si sono “nutrite”.
E quante volte noi stessi siamo stati un punto di riferimento per altri? Un luogo di riposo, una luce che ha illuminato, un fuoco che ha riscaldato? Abbiamo bisogno di dircelo, quantomeno per bilanciare tutte le volte che sentiamo di fallire, di essere inadeguati. Ed ecco lo slogan di questa festa “Famiglie con stile… stile di famiglia” a voler dire che lo stile di vivere le relazioni si propaga ed è una ricchezza.
Bravi coniugi e bravi genitori non si nasce, ma lo si può diventare; nel nostro territorio non mancano le proposte formative per crescere nella capacità di vivere buone relazioni fra coniugi, con i figli, con la società. Quanto appreso dalle famiglie di origine è fondamentale, ma non sufficiente e per questo la coppia ha bisogno di “nutrirsi” cercando il proprio percorso, insieme ad altre famiglie con le quali condividere le fatiche e le gioie, perché insieme è più facile e più bello. Nella mattinata il Vescovo celebrerà l’Eucarestia con noi, mentre nel pomeriggio ci gusteremo lo spettacolo “De amor e de altri strafanti”. Vi aspettiamo! (Romeo e Francesca, commissione Festa della famiglia)