Fse: quasi 400 scout trevigiani all’Euromoot, che si conclude sabato con papa Francesco

Ci sono quasi 400 scout d’Europa trevigiani all’Euromoot, il raduno internazionale, con circa 5mila tra Scolte e Rover degli Scout d’Europa – Fse, provenienti da oltre 20 nazioni, che è iniziato lo scorso 27 luglio. Momento conclusivo sarà il 3 agosto, a Roma, con l’udienza in Vaticano con Papa Francesco. Un evento che “permetterà a migliaia di giovani provenienti da Paesi differenti di incontrarsi e di intrecciare amicizie, attraverso lo svolgimento di attività volte a conoscersi e a riscoprire le comuni radici culturali e spirituali” sottolinea un comunicato della Federazione degli Scout d’Europa. Molto bello il tema dell’evento, “Parate viam Domini”, “Preparate la strada del Signore”.

Sono 180 le Scolte e 200 i Rover dei due distretti, Treviso est e Treviso ovest, come raccontano Andrea Perissinotto e Lidiana Piovesan (Treviso est) e Consuelo Mazzolini e Alessandro Baliviera (Treviso ovest). Si tratta di ragazzi dai 16 anni ai 21 anni, accompagnati dai loro responsabili e da alcuni sacerdoti (don Giovanni Giuffrida, don Marco Carletto, don Federico Testa, don Matias Franceschetto e don Riccardo De Biasi).

Tre le fasi della settimana: dal 27 luglio scorso e fino al 1° agosto il “Campo Mobile”, il 1° e 2 agosto il ritrovo in quattro differenti punti alle porte della Capitale e, infine, il 3 agosto la meta conclusiva, la Basilica di San Pietro. Per quanto riguarda la prima fase, i gruppi composti da 30 a 50 giovani di 2 o 3 nazionalità diverse percorreranno itinerari storici come la Via Francigena, il Cammino di San Benedetto, il Cammino di San Francesco. In punti prestabiliti, i ragazzi si confronteranno su temi che li porteranno a interrogarsi sulla propria identità di cittadini europei e cristiani e a riscoprire il valore della Parola. La seconda fase, in cui migliaia di giovani convergeranno in 4 punti prestabiliti di Roma, rappresenterà una occasione durante la quale le Scolte ed i Rover potranno fare conoscenza reciproca delle tradizioni e delle caratteristiche di ciascuna Nazione partecipante, ascoltare conferenze di carattere storico e spirituale e, suddivisi in laboratori tematici, dedicarsi all’apprendimento di nuove competenze, dal canto al valore della custodia della terra, alle tecniche scout di vita all’aperto. Infine, il 3 agosto, tutti i partecipanti, partendo dai 4 punti alle porte di Roma, si ritroveranno prima all’interno dell’Aula Paolo VI per l’udienza privata con Papa Francesco, 25 anni dopo quella con Giovanni Paolo II; per poi, in un secondo momento, trasferirsi all’interno della basilica di San Pietro per la messa conclusiva presieduta dal card. Angelo Bagnasco.