Anche quest’anno, durante la celebrazione della messa del Crisma in Cattedrale, il Vescovo propone una raccolta a favore di una situazione di particolare necessità.
La scelta è caduta su Muisne (Ecuador). I nostri fidei donum, don Graziano Mason e don Giuliano Vallotto, subito dopo il terremoto del 16 aprile 2016 ci hanno informati della situazione drammatica in cui versavano quelle popolazioni, tra l’altro da noi ben conosciute perché per un certo tempo i nostri preti sono stati a servizio di quella comunità.
I contadini dell’organizzazione Ocame hanno messo a disposizione venti ettari di terreno per costruire le abitazioni a quaranta famiglie di damnificados (cioè senzatetto).
Grazie anche ai contributi giunti dalla nostra diocesi (oltre 35.000 euro), ne sono state costruite 38. Ne mancano due. A questo punto, dopo aver quasi completato le case per gli uomini, è stato deciso di realizzare una “Casa per Dio”. Precisano i nostri missionari: “Tutta di bambù per il rispetto dell’ambiente, per la bellezza e per la sobrietà”. Del progetto iniziale rimangono poi da completare alcune strutture comunitarie.
Appresa la notizia della colletta, don Graziano e don Giuliano così hanno espresso la loro sorpresa e gioia: “La Chiesa di Treviso, a cominciare dal Vescovo, fin dall’inizio aveva manifestato prossimità e solidarietà verso questo progetto. (…) Ma il Giovedì Santo assume un significato anche più alto. E’ uno dei momenti più espressivi del nostro stare insieme come popolo di Dio, riuniti nella carità e nella testimonianza di Gesù che si fa dono e servizio. Ora questo piccolissimo angolo della terra che è la campagna di Muisne si trova per un giorno, e che giorno!, al centro della carità e della preghiera di una intera Chiesa che si ricorda di noi, che ci aiuta, che ci spinge a impegnarci per gli ultimi, cercando fonti di vita e condizioni di dignità per tutti. Grazie per il vostro gesto. Que Dios les pague (“Che Dio vi ricompensi”), come si dice qui”.
(mons. Adriano Cevolotto, vicario generale)