Il beato Longhin, evangelizzatore e custode

Un buon numero di fedeli, compresi quelli venuti da Fiumicello con il loro parroco don Damiano Fortin, hanno preso parte alla celebrazione di memoria del beato Andrea Giacinto Longhin che si è tenuta martedì 26 giugno in cattedrale, presieduta dal nostro vescovo Gianfranco Agostino Gardin. Concelebravano il vescovo emerito mons. Magnani, i membri del Capitolo e numerosi altri sacerdoti. All’omelia il vescovo, ricordando che per capire bene il presente non bisogna dimenticare il passato, ha invitato tutti a valorizzare l’importante figura del beato vescovo Longhin che ha inciso profondamente nella nostra Chiesa trevigiana della prima metà del secolo XX. Il Concilio, poi, ci suggerisce nella Lumen Gentium di guardare ai santi come testimoni del Regno. Perciò bisogna conoscerli ed è quello che ha fatto don Lino Cusinato scrivendo una nuova biografia del beato che, tra l’altro, ci aiuta a capire perché sono state scelte per la celebrazione liturgica le letture di Ezechiele (3,16-21) e di Luca (10,1-9). La prima ricorda come Longhin sia stato sentinella vigilante e custode attento del popolo a lui affidato, specie nei momenti difficili e travagliati della Grande guerra. E quando, verso la fine della sua esistenza, le forze lo hanno abbandonato, più volte ha chiesto di essere sollevato dall’incarico in modo che “la sua amata Chiesa non rimanesse priva della diuturna presenza e della solerte opera del Pastore”.
La pagina di Luca, invece, richiama la figura di Longhin evangelizzatore e missionario che ben si inserisce nel Cammino sinodale che sta vivendo la nostra Chiesa. Oggi, come allora, pur nelle modalità diverse di attuazione, l’indizione del Sinodo risponde a tre esigenze: soddisfare le necessità evidenziate dalla Visita pastorale; essere in linea con un papa riformatore, all’inizio del secolo scorso Pio X e all’inizio di questo Francesco; porre attenzione al mutare sempre più rapido del contesto sociale e religioso, rimanendo vicini alla vita reale delle persone. In conclusione mons. Gardin ha sottolineato: “Possiamo dire che, in qualche modo, il vescovo Longhin ci precede e ci fa da maestro e modello anche nel Cammino sinodale. All’intercessione del santo Pastore francescano chiediamo l’amore intenso alla Chiesa, alla missione, all’impegno per il Vangelo e soprattutto a Cristo, fonte e via di ogni autentica santità ieri, oggi e sempre”. (G.P.)

 

agenzia fotofilm treviso messa mons. longhin in cattedrale

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agenzia fotofilm treviso presentazione libro mons. longhin in vescovado

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