Il primo Sì di Beatrice e Cristina tra le Discepole del Vangelo

Sabato 20 giugno 2020 Beatrice Carraro e Cristina Conti hanno vissuto la loro Prima professione religiosa, nella fraternità principale delle Discepole del Vangelo a Castelfranco Veneto. Il vescovo Michele ha presieduto la celebrazione eucaristica, incoraggiando tutti a vivere questo tempo – caratterizzato da restrizioni e sacrifici – in modo sobrio, senza però un “di meno”. Durante l’omelia, citando la Laudato Si’, ci ha ricordato che «meno è di più» (LS 222). «La sobrietà, vissuta con libertà e consapevolezza, è liberante. Non è meno vita, non è bassa intensità, ma tutto il contrario. […] Si può avere bisogno di poco e vivere molto» (LS 223). È questo il mistero del nascondimento, vissuto da Gesù a Nazareth e da Charles de Foucauld, che “grida il Vangelo” nell’ordinarietà della vita.

Irene, una giovane amica, scrive: «La professione di sabato ha visto anche la partecipazione di noi giovani: in tanti abbiamo voluto partecipare per accompagnare Beatrice e Cristina in questo momento speciale. Queste due ragazze sono un esempio di come è possibile compiere una scelta di fede al giorno d’oggi. Siamo tutti troppo presi da altro per far spazio a Gesù e non sembra possibile che nel 2020 si possa parlare di donare a Lui e agli altri la nostra vita. Ma, a noi giovani, Beatrice e Cristina hanno dimostrato molto: la loro scelta è per noi una testimonianza che far entrare il Signore nella nostra quotidianità o donare la vita non sono scelte impossibili o incompatibili con il nostro tempo».