Con l’annuncio che il Santo Padre ha accolto la rinuncia del nostro vescovo Gianfranco Agostino e ha nominato vescovo di Treviso, mons. Michele, la Diocesi di Treviso è chiamata a vivere un tempo particolare che viene definito di “sede vacante”. Si tratta di un’espressione con la quale si vuole dire che è il vescovo è venuto a cessare nel suo ufficio di pastore proprio della chiesa che gli era stata affidata.
La domanda più spontanea è questa: cosa succede da questo momento fino all’ingresso e alla presa di possesso della sede episcopale del nuovo vescovo?
Ovviamente, la vita della nostra chiesa diocesana, non rimane paralizzata e bloccata: essa continua con tutta la sua vivacità spirituale e pastorale. Tuttavia, non si può neanche dire che tutto continua come prima; nella chiesa diocesana, infatti, il vescovo è immagine e presenza di Gesù Buon Pastore che guida il suo gregge e la chiesa ha bisogno del ministero apostolico per poter camminare in fedeltà al Vangelo e alla missione che il Signore le ha affidato.
Che cosa prevede, quindi, in questo tempo la normativa della Chiesa? Che forma assume, in questo periodo, la guida della nostra diocesi?
Mons. Gardin amministratore apostolico
Con l’annuncio della rinuncia accettata, mons. Gardin è stato contestualmente nominato da papa Francesco “amministratore apostolico” di Treviso. Questo significa che egli continuerà a governare la diocesi fino all’ingresso del nuovo vescovo.
Si deve precisare che dal momento dell’annuncio della rinuncia accolta cessano anche gli incarichi di alcuni collaboratori stretti del vescovo, quelli che partecipavano all’esercizio della sua potestà e cioè l’incarico di Vicario generale (attualmente svolto dal mons. Adriano Cevolotto) e del Vicario episcopale per il coordinamento della pastorale (mons. Mario Salviato); non cessa invece il servizio del Vicario giudiziale (don Daniele Fregonese), il quale tuttavia potrà essere confermato o meno dal nuovo vescovo, una volta avvenuto l’ingresso.
Inoltre vengono a cessare nella loro funzione anche il Consiglio presbiterale e il Consiglio pastorale diocesano. Le funzioni del Consiglio presbiterale sono affidate al Collegio dei consultori: quest’ultimo è un gruppo di sette presbiteri scelti tra i membri del Consiglio presbiterale che assume una sua rilevanza in questo periodo di sede vacante. Attualmente il Collegio dei consultori è composto da mons. Adriano Cevolotto, mons. Mario Salviato, mons. Maurizio De Pieri, mons. Antonio Genovese, mons. Fabio Franchetto, don Gino Perin, don Giancarlo Pivato.
Il nuovo vescovo, poi, dovrà costituire nuovamente il Consiglio presbiterale entro un anno dalla presa di possesso della diocesi.
Il decreto di nomina di mons. Gardin ad Amministratore apostolico di Treviso, a firma del prefetto della Congregazione dei vescovi, il card. Marc Ouellet, stabilisce che gli sono attribuiti i diritti, le facoltà e gli oneri che competono al vescovo diocesano secondo la normativa canonica.
Quindi, in quanto Amministratore apostolico, mons. Gardin ha tutte le facoltà del vescovo diocesano come la nomina dei parroci e dei vicari parrocchiali; inoltre, potrà continuare ad avvalersi del servizio del Vicario generale e del Vicario episcopale per la pastorale confermandoli nel loro servizio, però, in quanto delegati (e non più vicari) fino all’ingresso del nuovo vescovo in diocesi. Pertanto, in forza di ciò, mons. Gardin ha nominato mons. Adriano Cevolotto e mons. Mario Salviato, rispettivamente delegato generale e delegato per il coordinamento della Pastorale diocesana.
L’invito alla preghiera
In questo tempo nel quale viviamo l’attesa del nuovo Vescovo, tutti siamo chiamati a pregare in particolare per il vescovo eletto Michele e per le necessità della Diocesi.
Continuerà anche la preghiera per mons. Gardin, in particolare ringraziando il Signore per gli anni del suo ministero episcopale nella nostra Chiesa diocesana.
Si ricorda, infine, che fino a quando sarà presente in Diocesi come Amministratore apostolico mons. Gardin si ricorderà nella Preghiera eucaristica “il nostro vescovo Gianfranco Agostino”.
mons. Fabio Franchetto
cancelliere vescovile