La Messa con gli alpini e una sterile polemica senza ragioni

Sui giornali, in televisione e alla radio è apparsa una polemica strana circa la Messa con gli alpini celebrata in Duomo domenica scorsa, 16 ottobre 2011. Questo ufficio precisa che i fatti riportati sono privi di qualsiasi fondamento.In un quotidiano si legge che il “vescovo non ha concesso l’esibizione del coro durante la messa”. La stessa cosa è stata riportata da altri media. Falsità.Il coro Ana di Oderzo si è esibito in maniera esemplare, interpretando i canti che il direttore Mocerino aveva scelto dandone preventivamente comunicazione al parroco del Duomo, mons. Giorgio Marcuzzo, il quale li ha approvati. Il Vescovo, come di consueto, non è entrato in nessun modo nella scelta e approvazione dei canti. Piuttosto ha ringraziato gli alpini per quanto fanno e per lo spirito che li anima. Si sostiene che non sarebbe stata consentita l’esecuzione del canto “Signore delle cime”. Si precisa che, a questo proposito, non è stata fatta alcuna richiesta esplicita o formale e che comunque l’esecuzione del canto sarebbe stata concessa senza alcun problema alla fine della celebrazione.“Mi è stato anche accennato – puntualizza il parroco della Cattedrale mons. Marcuzzo – della possibilità di suonare la ‘tromba dell’attenti’. Non c’è stato alcun diniego – perché si fa anche con altre associazioni combattentistiche -, ma la cosa non ha avuto seguito”.La preghiera degli alpini è stata regolarmente letta con viva attenzione e partecipazione di tutti i presenti. Si tratta, dunque, di una polemica basata sul nulla.In ogni caso questo ufficio tiene a precisare che la regolamentazione dei riti liturgici che si svolgono in qualunque chiesa della Diocesi è di esclusiva competenza dell’autorità ecclesiale e non di quella civile.Ufficio Stampa Diocesi di Treviso