L’apporto di tutti al Cammino: venerdì 21 apre il nuovo anno pastorale

Il Cammino Sinodale, intrapreso nel febbraio 2017, entra con il nuovo anno pastorale in una fase altrettanto importante, pure delicata. Nei mesi scorsi la Lettera del nostro vescovo Per una Chiesa in cammino (PCC) è stata consegnata in ogni vicariato e presentata in ciascuna delle Collaborazioni Pastorali. Già in quegli incontri si era accennato al “dopo” le Assemblee Sinodali diocesane. Ora si tratta di entrare in questo “dopo”, cioè di porre attenzione alle tre scelte individuate da tali Assemblee e fatte proprie dal Vescovo. Si tratta precisamente di: curare l’inserimento e l’accoglienza delle nuove coppie e famiglie (scelta 1); incrementare “stili di vita” maggiormente evangelici (scelta 2); curare una conversione alla prossimità (scelta 3).

Scelte, queste, sulle quali in verità quasi tutte le parrocchie si trovano già impegnate, in un modo o in un altro. Vien da dire che non sono affatto nuove. E se questa è stata un’obiezione che più di qualcuno nei mesi scorsi ha sollevato, altrettanto non sono pochi coloro che nella Lettera pastorale hanno colto l’indicazione delle tre scelte come invito ad investire da subito e in modo più deciso attenzioni e risorse per operare su questi tre fronti.

Tutto vero, ma è bene richiamare che non è solo questo ciò che l’Assemblea Sinodale e la conseguente Lettera del vescovo intendono attivare fin da subito, anzi. C’è invece da «uscire da una mentalità in cui la pastorale rischia di essere ridotta alle “cose da fare”» (PCC 20). Ci sono ben altri aspetti da considerare, dunque, e altri passaggi da compiere.
Anzitutto comprendere che le tre scelte non sono solo ambiti di azione, attività pastorali da promuovere. Vanno colti invece quali vie – il vescovo nella Lettera ripetutamente insiste sul termine “processi” – che, se percorse adeguatamente, possono accompagnare progressivamente ai due veri obiettivi del Cammino Sinodale: «rimettere a fuoco la persona di Gesù e l’incontro con Lui» e «promuovere la cura per la fede degli adulti» (PCC 11). Si tratta di urgenze emerse in modo chiaro nei quattro anni di Visita pastorale del Vescovo; in riferimento ad esse egli ha promosso il Cammino Sinodale, ed a queste ci si augura conducano le tre scelte, le quali possono diventare motivo per un “primo cambiamento” del nostro stile di Chiesa.
A questo punto è da dire che il Cammino Sinodale prosegue. Certo, prosegue. Coinvolgendo, soprattutto in quest’anno pastorale, i Consigli pastorali di Collaborazione e parrocchiali. Oggetto essi di una scelta chiave, votata quasi all’unanimità dall’Assemblea Sinodale, perché in essi si maturi nella sinodalità e nella capacità di discernimento. A loro verrà affidato il compito di ritornare sulle tre scelte sinodali per individuare, tenendo conto ciascuno del proprio contesto, il “perché” e il “come” esse possano gradualmente favorire una comunità cristiana che esce dal “si è sempre fatto così”, più missionaria. Una comunità cristiana che, oltre al fare, ad attivarsi su tante iniziative, ha altrettanta cura per lo stile, per “come essere”, che si interroga su quali atteggiamenti far propri, che si chiede su che cosa realmente meriti priorità, e soprattutto su come lasciarsi lei per prima evangelizzare per poi “dire Gesù” ovunque e a tutti. In questo “lavoro” i Consigli avranno a disposizione alcuni strumenti predisposti da apposite commissioni diocesane.
Ma il Cammino Sinodale può realmente continuare quando l’intera Chiesa diocesana, e in essa i fedeli tutti, darà il suo apporto. Primo quello della preghiera, convinti che una Chiesa è sinodale se si lascia guidare e plasmare dallo Spirito del Signore. La preghiera ha accompagnato le Assemblee Sinodali; con l’invito alla preghiera il vescovo conclude la sua Lettera. Dovrà essere questo il contributo più necessario. Ed è anzitutto per tale motivo che ancora una volta la nostra Chiesa viene convocata dal vescovo nella Celebrazione di apertura del nuovo anno pastorale, la sera di venerdì 21 settembre, quando affideremo insieme al Signore il Cammino che ci attende tutti.
Nella stessa celebrazione avremo modo di ascoltare quanto ci dirà il Vescovo riguardo al Cammino Sinodale e una riflessione proposta da don Paolo Asolan. L’invito a partecipare è rivolto a tutti, sacerdoti, diaconi, religiosi e religiose e fedeli laici dell’intera diocesi. (mons. Mario Salviato, vicario per il Coordinamento della Pastorale)