Messa del Crisma. Il Vescovo ai sacerdoti: “Seminatori di fraternità e di comunione, rendete presente la paternità di Dio”

“Ringrazio tutti i presbiteri di questa nostra chiesa diocesana, seminatori di fraternità e di comunione”: così il vescovo di Treviso, Gianfranco Agostino Gardin, ha espresso la sua gratitudine ai moltissimi sacerdoti presenti in cattedrale questa mattina, per la Messa del Crisma. Hanno concelebrato anche i vescovi Paolo Magnani, emerito di Treviso, Angelo Daniel, emerito di Chioggia, e Alberto Bottari De Castello, già nunzio apostolico in Ungheria.

Oltre ai sacerdoti diocesani, hanno concelebrato numerosi sacerdoti originari di altri paesi, che vivono nel nostro territorio e seguono le comunità cattoliche di immigrati, i sacerdoti che prestano il loro servizio pastorale di sostegno alle nostre parrocchie durante questo tempo forte dell’anno liturgico, e i religiosi di diverse comunità. Il vescovo ha salutato i diaconi permanenti e i due diaconi che nel mese di maggio saranno ordinati presbiteri, oltre alle persone consacrate e ai fedeli laici. Mons. Gardin ha voluto ricordare i sacerdoti fidei donum in America latina e in Africa, che “danno concretezza al nostro volto di chiesa missionaria”.

“Un atteso appuntamento di famiglia” ha definito la messa del Giovedì santo il Vescovo, ricordando che la celebrazione rinnova il legame presbiterale. Commentando il testo del Vangelo di Luca, mons. Gardin ha ricordato che Gesù ritorna dove era cresciuto, e che nella sua storia, che comprende il fecondo nascondimento di Nazareth, immette la novità della sua missione: la missione e il progetto di Dio si compiono in quell’oggi che è spazio nel quale il Signore “fa nuove tutte le cose”. “Ognuno di noi ha una storia, nella quale riconosce doni e fatiche, risorse e limiti, ma siamo convinti che il Signore ci ama con tutta la nostra storia e ci chiede di incontrarlo nella nostra situazione personale e comunitaria, perché è sempre una storia di salvezza e di redenzione. Il Signore ci chiede di essere rispettosi servitori della storia degli altri” ha ricordato il Vescovo Gardin, ringraziando ancora i pastori che “si affiancano a tanti fratelli e sorelle, talora entrando nella loro notte, dialogando con loro, in un accompagnamento che rende accogliente questa nostra Chiesa, e sanno raccontare e rendere presente la paternità di Dio”.

“Ogni giorno – ha aggiunto – è un oggi per compiere la promessa di Dio, per la sua salvezza e per la nostra risposta, un oggi da non sprecare. Ringrazio voi che con la vostra dedizione fate di ogni giorno l’oggi del vostro impegno, diventando strumenti di Colui che fa nuove tutte le cose” perché al centro della nostra vita e della proposta cristiana c’è Gesù Cristo, l’eterna novità di cui parla papa Francesco in “Evangelii gaudium”. Quel Gesù sempre giovane e fonte costante di novità che è stato messo al centro del Cammino sinodale diocesano, perché sia sempre più al centro delle nostre esistenze e delle nostre comunità cristiane, perché “non è la stessa cosa aver conosciuto Gesù o non conoscerlo, non è la stessa cosa camminare con Lui o camminare a tentoni, poterlo ascoltare o ignorare la sua Parola…” (EG 266).

“Aiutiamoci a credere in Lui, che opera misteriosamente, a credere che la Risurrezione del Signore ha già penetrato le trame nascoste di questa nostra storia. Vogliamo avere questa speranza per aiutare gli altri, nella fiducia e nel sereno desiderio di lavorare per il Regno” ha concluso.

La colletta dei sacerdoti e le offerte dei fedeli sono destinate a un progetto di ricostruzione avviato a Muisne, in Ecuador, in seguito al sisma del 2016, dai missionari fidei donum diocesani don Graziano Mason e don Giuliano Vallotto.

AG.FOTOFILM treviso cattedrale santa messa crismale

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