NOTA DA PARTE DELLA DIOCESI
In merito alla vicenda di don Flavio Gobbo
Don Flavio Gobbo, in questo periodo di sospensione del ministero, concordato con il Vescovo, è sempre rimasto in contatto con i suoi superiori e con i suoi confratelli sacerdoti, che non lo hanno mai abbandonato, offrendogli l’aiuto e il sostegno necessario.
Egli ha accettato sin da subito di sottoporsi ad un impegnativo programma terapeutico riabilitativo in un centro specializzato per curare una forma patologica di disturbo da gioco d’azzardo (ludopatia), una dipendenza che, si è visto, può coinvolgere chiunque. Questa patologia è molto più diffusa di quanto si possa pensare o si voglia riconoscere. Una volta riconosciuta, essa necessita di un aiuto specialistico e di un contesto umano e comunitario di supporto. Infatti, è tipico di questi disturbi negare o minimizzare il problema e illudersi di uscirne da soli.
In questo lungo e faticoso percorso don Flavio è stato sostenuto principalmente dalla preghiera ma anche dalla volontà di tornare presto a svolgere il suo ministero nel quale non ha mai smesso di riconoscersi.
Treviso, 18 aprile 2018