Questa preghiera è in sostituzione della Messa domenicale, che comunque si può seguire in televisione.
Aiutati dai bambini, in un luogo adatto della casa si possono preparare un crocifisso oppure un’icona del Signore e una Bibbia aperta con accanto una candela accesa. Uno dei genitori o familiari fa da guida (G.) e altri da lettori (Lett.).
Si può fare il Vangelo dialogato (4 voci).
Inizio
Si inizia con il segno della Croce.
G. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen
G. In questa terza domenica di Pasqua il Signore ci accompagna e ci insegna a riconoscerlo nella nostra vita quotidiana. Riconosciamo le nostre fragilità e ascoltiamo la sua Parola di vita
Breve silenzio.
Lett. Signore, che ti fai compagno di viaggio nel cammino della vita, abbi pietà di noi.
Signore, pietà.
Lett. Cristo, che conosci il nostro cuore, abbi pietà di noi.
Cristo, pietà
Lett. Signore che ti doni nel pane di vita, abbi pietà di noi.
Signore, pietà.
G. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.
Amen.
Vangelo
(Lc 24,13-35)
Si può leggere il racconto evangelico in forma dialogata (3 voci): Gesù, Narratore, Discepoli.
Leggiamo con calma e attenzione.
Lett. Dal Vangelo secondo Luca
Narratore:
In quello stesso giorno, il primo della settimana, due discepoli di Gesù erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, e conversavano di tutto quello che era accaduto. Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo. Ed egli disse loro:
Gesù:
«Che sono questi discorsi che state facendo fra voi durante il cammino?».
Narratore:
Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli disse:
Discepoli:
«Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?».
Narratore:
Domandò:
Gesù:
«Che cosa?».
Narratore:
Gli risposero:
Discepoli:
«Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi l’hanno crocifisso. Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; con tutto ciò son passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; recatesi al mattino al sepolcro e non avendo trovato il suo corpo, son venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevan detto le donne, ma lui non l’hanno visto».
Narratore:
Ed egli disse loro:
Gesù:
«Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti! Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?».
Narratore:
E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
Quando furon vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero:
Discepoli:
«Resta con noi perché si fa sera e il giorno già volge al declino».
Narratore:
Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista. Ed essi si dissero l’un l’altro:
Discepoli:
«Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?».
Narratore:
E partirono senz’indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano:
Discepoli:
«Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone».
Narratore:
Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
Breve silenzio e riflessione
Si può condividere come Gesù risorto continui a rivelarsi nella nostra famiglia e nella nostra vita, oppure fare il nome di una o due persone importanti, che ci fanno sentire la presenza di Gesù.
Credo apostolico
G. Come i due discepoli di Emmaus, dopo aver ascoltato la Parola di Gesù non temiamo di annunciare ciò in cui crediamo, rinnovando la nostra fede:
G. Credete in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra?
Credo.
G. Credete in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria Vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre?
Credo.
G. Credete nello Spirito Santo, la Santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna?
Credo.
Questa è la nostra fede, questa è la fede della Chiesa e noi ci gloriamo di professarla in Cristo Gesù, nostro Signore. Amen.
Preghiere di intercessione
G. A Dio Padre, che abita le vicende della vita, rivolgiamo le nostre preghiere e insieme chiediamo: Guidaci, Signore, con la tua Parola.
Guidaci, Signore, con la tua Parola
Lett. Ti preghiamo per il nostro papa Francesco, il vescovo Michele e tutti i nostri sacerdoti che annunciano con gioia il tuo Vangelo.
Guidaci, Signore, con la tua Parola.
Lett. Ti preghiamo per i capi dei governi, chiamati a prendere decisioni importanti per il bene di tutti.
Guidaci, Signore, con la tua Parola.
Lett. Ti preghiamo per gli uomini e le donne delusi e affaticati a causa dell’epidemia.
Guidaci, Signore, con la tua Parola.
Lett. Ti preghiamo per i giovani che faticano a guardare con fiducia al proprio futuro.
Guidaci, Signore, con la tua Parola.
Lett. Ti preghiamo per tutti i nostri defunti.
Guidaci, Signore, con la tua Parola.
Si possono aggiungere altre intenzioni di preghiera
G. O Dio, apri il nostro cuore e la nostra mente perché possiamo aiutarci a vicenda a comprendere con sapienza il tempo che stiamo vivendo e a sostenerci come veri fratelli. Per questo insieme ti preghiamo:
Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Orazione
G. Esulti sempre il tuo popolo, o Padre, per la rinnovata giovinezza dello spirito, e come oggi si allieta per il dono della dignità filiale, così pregusti nella speranza il giorno glorioso della risurrezione. Per Cristo, nostro Signore.
Amen.
Conclusione
Si conclude con la Benedizione della famiglia
Benedizione della famiglia
G. Ti benediciamo, Signore,
perché hai voluto che il tuo Figlio fatto uomo
appartenesse a una famiglia umana
e, crescendo nell’ambiente familiare,
ne condividesse le gioie e i dolori.
Guarda questa tua famiglia
sulla quale invochiamo il tuo aiuto:
proteggila e custodiscila sempre
perché, sostenuta dalla tua grazia,
viva nella prosperità e nella concordia
e, come piccola Chiesa domestica,
testimoni nel mondo la tua gloria.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.
Ci si fa il segno della Croce.
G. Il Signore risorto ci guidi nel cammino di Pasqua, ci benedica, ci protegga e ci custodisca nel suo amore.
Amen.
I genitori o i familiari possono tracciare un segno di croce sulla fronte dei bambini.
Impegno di carità: Rispondere
In questo tempo di Pasqua siamo aiutati a passare dalla preghiera alla vita con alcuni piccoli impegni che settimanalmente la Caritas diocesana suggerisce.
Ai discepoli di Emmaus, tristi e scoraggiati come noi in questo periodo, Gesù si affianca e riscalda i cuori.
Non chiudiamoci a riccio su noi stessi, ma solleviamo chi è in grave difficoltà acquistando qualcosa per i poveri (spesa sospesa, colletta alimentare) quando andiamo a fare la spesa.
Carità è rispondere al grido dei poveri.
Preghiera a Maria
Maria, Madre della Chiesa,
a te ci affidiamo in questo tempo di prova:
prendici per mano e insegnaci
ad accogliere il dono dello Spirito,
a fare quanto Gesù ci dice,
ad accogliere con fiducia la Parola del Padre.
Donaci un’autentica conversione
del cuore e della vita.
Accompagna e guida chi governa
e quanti si impegnano per la salute di tutti,
aiutaci a fermare la diffusione del contagio;
assisti chi soffre, consola chi piange,
insegnaci a rallentare
i ritmi della vita con pazienza,
a trovare nuovi modi di essere vicini,
a non cedere allo sconforto,
a prenderci cura gli uni degli altri
e accompagnaci, nel cammino della vita,
con fede sempre nuova nel nostro Dio,
amante della vita
(Mons. Michele Tomasi, vescovo di Treviso)