“E’ la santità, semplice, quotidiana e accessibile a tutti, il messaggio più bello che Bertilla ci rivolge anche oggi”: suor Maria Teresa Peña, superiora generale delle Suore Maestre di S. Dorotea Figlie dei Sacri Cuori scrive così parlando di santa Bertilla Boscardin, in una lettera aperta nella quale annuncia l’apertura del centenario della morte della giovane suora infermiera, che visse la propria testimonianza in modo particolare all’ospedale di Treviso.
Un’occasione, il centenario, da vivere come “evento di Chiesa che evangelizza” – ricorda suor Maria Teresa -, che ha incontrato, per condividere il programma del centenario, i vescovi di Treviso, Michele Tomasi, e di Vicenza, Beniamino Pizziol, i pastori delle diocesi dove Bertilla è nata, è vissuta ed è partita per il cielo cento anni fa. Quello di Bertilla è un invito “a non rimandare la risposta alla chiamata fondamentale che Dio fa alla nostra vita”. “Voglio farmi santa” ella ripeteva nel suo Diario. “Non si sentiva per nulla speciale, viveva “il piacere spirituale di essere popolo” direbbe papa Francesco. Si sentiva parte della comune umanità segnata dalla fragilità. Lei, tessitrice di relazioni semplici, concrete, piene di vita, in famiglia, in comunità, in corsia ci dice che la santità è possibile a tutti, che l’Amore è possibile a tutti” sottolinea suor Maria Teresa. Stiamo vivendo un tempo difficile, che talvolta mette in crisi la speranza. Santa Bertilla, vissuta a cavallo della prima guerra mondiale, “ci sollecita a guardare non tanto alle difficoltà, ma ai volti di chi incontriamo. Il malato, il povero, lo scarto della società, erano il suo punto di partenza. Non ha vissuto un cristianesimo a distanza (EG n. 270); vera samaritana, si faceva carico del bisogno che incontrava in uno slancio di solidarietà che generava vicinanza e fraternità”.
La vita. Santa Maria Bertilla, al secolo Anna Francesca Boscardin, nacque a Brendola il 6 ottobre 1888 da una povera famiglia contadina. A 17 anni entrò nella congregazione delle Suore Maestre di Santa Dorotea fondata a Vicenza da mons. Giovanni Antonio Farina. Venne inviata a svolgere la propria missione presso l’Ospedale di Treviso dove si prodigò nella cura e del sostegno dei malati, esprimendo una carità eroica verso i sofferenti. Morì nello stesso ospedale il 20 ottobre 1922, a soli 34 anni di età. Fu canonizzata da Giovanni XXIII nel 1961.
Il logo ideato per il centenario presenta il volto mite e gioioso di Santa Maria Bertilla accompagnato da una ruota, simbolo di quella “via dei carri”, cioè di una vita umile, nascosta e dedita al servizio, scelta dalla Santa come via di santificazione e di autentica sequela di Cristo.
Celebrazione in diretta da Vicenza. Sono numerose le iniziative programmate durante quest’anno, a Treviso e a Vicenza, e non solo, che culmineranno con il pellegrinaggio delle reliquie di santa Bertilla a Brendola e a Treviso – dal 15 al 26 ottobre 2022. “Sarà l’evento culminante di un anno che desideriamo ricco di grazia per la Chiesa e per i suoi pastori, per le famiglie e le comunità, soprattutto per quanti in questo tempo tribolato e complesso, si uniscono per costruire un futuro abitato dalla speranza”.
Una solenne Celebrazione eucaristica aprirà l’anno giubilare il 20 ottobre alle 18 nella cappella che custodisce le reliquie della santa a Vicenza. La celebrazione, presieduta dal vescovo Beniamino Pizziol, sarà trasmessa in diretta da Radio Oreb, da Telechiara e in streaming sul Canale YouTube della Diocesi di Vicenza.
A Treviso sono numerose le celebrazioni mercoledì 20 ottobre da vivere insieme alle religiose che animano l’Oasi Santa Bertilla di Treviso. “Ogni santo è una pagina viva e illustrata di Vangelo – sottolinea ancora la superiora generale -. Da cento anni la luce gentile di una santità semplice e concreta accompagna il nostro cammino. Con gratitudine, facciamola brillare in questo Centenario”. Nel Sito www.sdvi.org saranno condivisi sussidi e materiale utile ad approfondire il messaggio e la figura della santa.
Quattro le messe nella Cappella dell’Oasi S. Bertilla a Treviso (quartiere dell’Università) in occasione della memoria liturgica della santa. Mercoledì 20 ottobre alle ore 7, alle 10 (presiede mons. Giuseppe Rizzo) e alle 15.30 (presiede don Paolo Slompo).
Venerdì 22 ottobre messa alle 18, per l’inizio dell’anno accademico, rivolta agli studenti universitari, e inizio ufficiale dell’anno centenario in Diocesi. Presiede il vicario generale, mons. Giuliano Brugnotto (prenotazioni per questa celebrazione al numero 3314283830).