Un saluto pieno di gioia, affetto e gratitudine, quello espresso dal vescovo Gianfranco Agostino questa mattina, ai membri del Cammino Sinodale Diocesano, in occasione della prima Assemblea all’auditorium San Pio X di Treviso. “Vorrei ricordare che siamo qui per “cooperare per il Vangelo”: così Paolo interpretava – lo abbiamo sentito poco fa – l’impegno fondamentale della giovane comunità di Filippi (cf. Fil 1,5). In questo modo noi serviamo la nostra Chiesa di Treviso, che qui rappresentiamo; e lo facciamo senza alcun’altra preoccupazione che non sia il Vangelo, cioè la buona notizia che è Gesù, da accogliere, vivere, testimoniare” ha sottolineato il Vescovo.
“La nostra non è un’assemblea qualunque – ha aggiunto -: essa deve ritenersi un’espressione significativa e autorevole della nostra Chiesa. Rappresenta infatti, come ho detto, quella porzione del “popolo di Dio” che costituisce la Chiesa di Dio che è in Treviso; il quale popolo di Dio è, secondo il preciso insegnamento del Vaticano II, «popolo messianico,… assunto (da Cristo) ad essere strumento della redenzione di tutti e inviato a tutto il mondo» (Lumen gentium 9). Noi non ci ritroviamo dunque qui per un tempo di studio o di aggiornamento, o semplicemente per un qualche scambio di idee su temi ecclesiali attuato a nostro personale vantaggio; siamo qui per contribuire a far sì che questa Chiesa viva la sua missione in questo tempo. Siamo qui, alla fine, a lavorare per il Regno”.
Sei gli atteggiamenti che mons. Gardin ha suggerito per il lavoro successivo nei gruppi: la fede, l’ascolto, l’umiltà, la gratitudine, il gusto della conversione e della riforma, la pazienza.
“Camminiamo, dunque, insieme, sotto la guida dello Spirito, e – come ci suggerisce la Lettera agli Ebrei – «tenendo fisso lo sguardo su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento» (Eb 12,2). E facciamo di questa nostra esperienza sinodale – l’augurio finale del Vescovo – un’occasione di umile reciproca evangelizzazione. Cominciamo cioè noi, chiamati a questo servizio, a metterci insieme alla scuola del Maestro che è Gesù, in una sorta di cammino sulla strada di Emmaus che riscaldi il nostro cuore: per aiutare così tutta la nostra Chiesa a farsi discepola di Gesù, desiderosa e capace di rendere nuovo il suo stile e il suo volto”.
I membri si sono poi suddivisi in 26 gruppi di lavoro negli ambienti del collegio Pio X.
Intervista al Vescovo Gardin, al segretario generale del Cammino Sinodale don Stefano Didonè e a mons. Mario Salviato, Vicario per il Coordinamento della Pastorale.