Ancora immersi in un tempo difficile, segnato dalla Pandemia, come cristiani ci prepariamo a vivere, anche quest’anno, la Pasqua del Signore. Celebrare il Mistero della morte e risurrezione di Cristo in questa situazione diviene allora un’occasione (forse l’Occasione) per rinnovare l’affidamento e la confidenza nel Dio della vita, che risorgendo vince la morte. In questa prospettiva, l’Ufficio per ecumenismo (Uedi) propone un modo semplice per condividere e “moltiplicare” la gioia pasquale con tutti gli altri cristiani, che, anche se non in piena comunione con noi, celebrano la Pasqua con il nostro stesso calendario. In particolare questo accade con gran parte delle Chiese e Comunità di matrice evangelica, mentre quest’anno le Chiese Ortodosse, poiché tutte calcolano la data della Pasqua seguendo il calendario giuliano, la celebreranno il 2 maggio p.v.
L’Uedi propone quindi di augurare una Santa Pasqua ai cristiani non cattolici che la celebreranno il prossimo 4 aprile inviando loro un biglietto augurale scaricabile, con la spiegazione dettagliata dell’iniziativa nella sezione dell’Ufficio ecumenismo, sul sito della diocesi.
Per quanti, invece, non hanno la possibilità di condividere la Pasqua con persone appartenenti alle comunità evangeliche, vengono proposti due piccoli spunti di preghiera tratti dalla tradizione cattolica e riformata, che accompagnati dalla preghiera comune del Padre Nostro, possono introdurre il pranzo del giorno di Pasqua con un’attenzione ecumenica.
Nelle settimane successive alla Pasqua verrà proposta un’iniziativa analoga per gli auguri Pasquali alle Chiese Ortodosse.
L’Ufficio diocesano per l’ecumenismo (Uedi)