Venite e vedrete: porte aperte alla Casa della carità, per abbattere muri e costruire ponti

Anche quest’anno le porte della Casa della Carità a Treviso rimarranno aperte a quanti vogliano condividere il cammino di un anno. Si ripete, infatti, sabato 11 maggio, l’iniziativa “Venite e vedrete”.
“In un tempo storico in cui sempre più si alzano muri e cresce la logica dell’indifferenza, desideriamo con tutto il cuore vivere questo semplice segno di comunione e di condivisione – spiega il direttore della Caritas tarvisina, don Davide Schiavon -. Non è una giornata per «mettere in mostra» quello che si vive nella Casa della Carità. È luogo di accoglienza, di accompagnamento, di ascolto, di condivisione, di presenza, di vita. È un tentativo molto concreto di abitare le periferie esistenziali dell’umanità del nostro tempo. Ogni angolo, ogni frammento custodisce la storia sacra di chi, stretto dalla miseria e dalla sfiducia, si è ritrovato a vagabondare negli oscuri meandri della sopravvivenza e con tutte le forze cerca di ritrovare la sua verità di viandante, la sua anima di pellegrino, di cercatore instancabile della verità, della libertà, della gioia, della Vita”. Chi lo desidera potrà vivere l’esperienza della visita calandosi nei panni degli ospiti abituali della Casa, in una sorta di “gioco di ruolo” per visitare la Casa attraverso gli occhi di chi la vive ogni giorno.
“Allora, per abbattere la logica dei muri vi invitiamo ad essere presenti, per continuare ad alimentare la speranza di costruire ponti di riconciliazione, pace, giustizia, condivisione – continua don Davide -. In questa ottica avremo la possibilità di visitare la Casa e, attraverso uno spettacolo, realizzato da alcuni giovani, di sperimentare la bellezza della vita e la gioia di essere dono per gli altri. La bellezza e la gratuità del dono riempiono il cuore e veramente salvano questa nostra umanità”.
Come in ogni casa alla sera la famiglia si ritrova riunita intorno alla tavola, anche in Casa della Carità la giornata si concluderà con una cena comunitaria, alla quale tutti sono invitati per condividere lo spirito di famiglia che contraddistingue quest’opera segno della nostra diocesi.
Si comincia alle 17 con la visita (prenotazione obbligatoria); alle 18.30 Mosaico di vita: presentazione del Bilancio sociale 2018 di Caritas tarvisina; alle 19.30 la cena condivisa e alle 20.30 “Stavolta cambio passo”, spettacolo liberamente tratto da “Il pentolino di Antonino” di Isabelle Carrier con la compagnia “Il mulo di ferro” di Piombino Dese.