QUINTA CATECHESI QUARESIMALE, 10 aprile 2011

10-04-2011

 

LE  BEATITUDINI

 

UNA FAME E UNA SAZIERTà CHE CI INTERPELLANO

 

Quinta Catechesi quaresimale 2011

Cattedrale, 10 aprile 2011

 

 

 

Il nostro cammino di riflessione sulla pagina evangelica delle Beatitudini incontra oggi due espressioni che hanno al centro il termine giustizia: Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati; Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.

Siamo colpiti dal fatto che Gesù si serva dell'immagine della fame e della sete per esprimere il profondo desiderio di giustizia. Sperimentare fame e sete richiama subito una condizione di bisogno, di indigenza, che ci rimanda al Beati i poveri. Del resto, la prima beatitudine ' lo dicevamo fin dall'inizio ' è in qualche modo dentro tutte le altre.

Se fin qui abbiamo sempre considerato il testo delle Beatitudini offertoci da Matteo, vogliamo oggi prendere in considerazione anche il testo di Luca. Ora, nel testo di Luca Gesù non parla di «fame e sete di giustizia», ma dice semplicemente: Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati (Lc 6,21); a cui possiamo aggiungere il successivo: Guai a voi, che ora siete sazi, perché avrete fame (Lc 6,25). Si tratta di un angolo di prospettiva diverso da quello di Matteo, ma che non lo contraddice: le due versioni si illuminano reciprocamente e ci aiutano ambedue a cogliere il pensiero di Gesù. Per questo il titolo della mia riflessione potrebbe essere: Una fame e una sazietà che ci interpellano.

 

 
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