A vele spiegate! Con questo motto, l’Azione cattolica diocesana ricomincia ad incontrarsi nel territorio in presenza invitando i soci a ritrovarsi per discernere insieme come riprendere il cammino segnato inevitabilmente dalla pandemia. Un cammino, a dire il vero, mai interrotto, costituito da relazioni ed esperienze che hanno messo in moto la creatività e l’utilizzo intelligente dei mezzi digitali, cercando di non lasciare indietro nessuno. Durante i mesi invernali la presidente diocesana Ornella Vanzella, supportata dalla promozione associativa, si è messa in ascolto delle realtà territoriali, sostenendo le associazioni parrocchiali e i loro presidenti in un tempo così delicato per la tenuta del tessuto associativo.
Questa prima fase ha permesso di rintracciare nei racconti delle persone, alcuni snodi essenziali – in tutto sei – per la vitalità dell’associazione e proprio su questi abbiamo chiesto ad ogni coordinamento vicariale con la collaborazione di consigli parrocchiali di AC di individuare quali sono prioritari ed impegnarsi in scelte ed atteggiamenti concreti.
Ecco le sei parole-chiave oggetto della scelta dei vicariati:
- In un tempo di necessario distanziamento e di nuove solitudini, le relazioni diventano ancor più fondamentali: se sappiamo coltivarle autentiche e significative, diventano luogo di condivisione di vita e di fede.
- L’esperienza è soprattutto quella che tutti noi viviamo in associazione: è la concretezza della vita, luogo che è presenza di Dio attraverso le nostre emozioni, pensieri, relazioni, azioni.
- Questa parola esprime tutta la cura, la dedizione, la passione che gli educatori e i responsabili mettono in campo, un patrimonio per la nostra associazione da custodire e valorizzare.
- Popolarità. Riporre al centro la dimensione popolare dell’associazione significa mettere in campo capacità di discernimento e creatività per far sì che l’esperienza di AC non sia un’esperienza di élite o di sagrestia e che “Chiesa in uscita” e “ospedale da campo” non siano slogan, ma prassi ed esperienza vissuta.
- La formazione è un’esperienza attraverso la quale una persona prende fisionomia: diviene se stessa, assume la sua originale identità che si esprime nelle scelte, negli atteggiamenti, nei comportamenti, nello stile di vita.
- È costruendo alleanze che si può dar seguito ad un’attenta lettura del contesto, all’individuazione dei processi da innescare e di comprendere di quale AC c’è bisogno nella realtà in cui viviamo.
Nei mesi di giugno e luglio, la presidenza diocesana e la promozione associativa si ritroveranno nei singoli vicariati per arricchire il discernimento fatto e proporre piste di lavoro concrete per trasformare in agire quanto finora pensato e progettato. L’augurio che ci facciamo è che questi incontri possano essere occasione per i partecipanti di maturare sempre più la propria vocazione laicale e metterla a servizio della comunità e del mondo.