“Un criterio di prudenza ci porta ad includere tra le attività in cui richiedere il Green Pass anche i campiscuola per giovani dai 18 anni e le esperienze estive per adulti, così come le analoghe attività in ambienti parrocchiali al chiuso sempre per persone maggiorenni”: è la scelta della diocesi di Treviso, che in questi giorni ha fatto giungere a tutti i parroci una lettera firmata dal direttore dell’ufficio di Pastorale giovanile, don Paolo Slompo. Una lettera che è un aggiornamento rispetto alle indicazioni precedenti per la progettazione delle attività estive, in seguito al decreto-legge 23 luglio 2021 n. 105 del Governo che entrerà in vigore dal 6 agosto 2021.
“Nel pieno di un’estate che speriamo caratterizzata da tante esperienze gioiose di fraternità e cura reciproca – scrive don Paolo -, vi aggiorno sulle attenzioni necessarie per fare la nostra parte nel contrasto alla pandemia, anche alla luce delle indicazioni e normative recenti”. Il recente decreto-legge del Governo (vedi allegato) rende necessario il possesso di Green Pass per le attività che offrono “ristorazione al chiuso a qualsiasi titolo” e “i centri culturali, sociali e ricreativi limitatamente alle attività al chiuso con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, i centri estivi e le relative attività di ristorazione”, come i Gr.Est. e i campiscuola per minori. Sono escluse altresì tutte le attività all’aperto in ambienti parrocchiali.
“Sarà responsabilità nostra, in quanto gestori, verificare il possesso del Green Pass all’inizio dell’esperienza, ad esempio all’inizio di un camposcuola (limitatamente ai maggiori di 18 anni) – sottolinea il direttore -. Segnaliamo inoltre che è giunta due giorni fa una nota del direttore generale dell’area Sanità e Sociale della Regione Veneto (prot. N° 0337787) che raccomanda (non obbliga) l’esecuzione di un test di screening (tampone) 48h prima della partenza per “i servizi con minori che prevedono un pernottamento” come avviene nel caso dei campiscuola. Ricordiamo che, nei centri pubblici dedicati, l’esecuzione di un tampone è attualmente ad accesso libero e gratuita. Resta fondamentale continuare a seguire le norme già presenti sul sito di Pastorale Giovanile come già illustrato in precedenza”.
La lettera del direttore della Pastorale giovanile ricorda, inoltre, le modalità per ottenere il Green Pass:
1. Certificazione verde COVID-19, che può essere rilasciata dopo la somministrazione della prima dose di vaccino e ha validità dal quindicesimo giorno successivo fino alla data prevista per la somministrazione della seconda dose (nel caso di vaccino a doppia dose). La certificazione verde ha in ogni caso una validità di nove mesi dal completamento del ciclo vaccinale. oppure
2. Certificazione di avvenuta guarigione dall’infezione da Sars-CoV-2 (validità 6 mesi)
3. Effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus SarsCoV-2 (con validità 48 ore).