I giovani e la vocazione all’amore: il “Gruppo 153” compie 10 anni

Il Gruppo di discernimento vocazionale per giovani 153 è presente nella Diocesi di Treviso da dieci anni. Sono oltre 250 i giovani provenienti dalle nostre Comunità cristiane che dal 2008 hanno accolto l’invito a riconoscere ed accogliere la chiamata all’amore e alla vita in pienezza. Un percorso di fede che sta dando i suoi frutti nella vita consacrata, presbiterale e matrimoniale, e di questo ringraziamo il Signore. Leggendo le lettere che i giovani scrivono a conclusione del percorso, si possono individuare tre note caratterizzanti questo itinerario di discernimento vocazionale.
Il rapporto fede e vocazione. È diffusa nei giovani la convinzione della vocazione, per lo più intesa come chiamata solo al ministero presbiterale e alla vita religiosa, come qualcosa di nascosto da cercare con un certo timore, pena la condanna all’infelicità. La prospettiva della vocazione come il “proprio posto nell’amore”, cioè la modalità con la quale poter amare, perché amato gratuitamente dal Signore, è una delle principali scoperte del cammino di ricerca vocazionale. Questo aiuta i giovani a cogliere come la libera risposta vocazionale non è qualcosa di estraneo al cammino di fede di un battezzato, ma il compimento della vita credente. «La fede non è un rifugio per gente senza coraggio, ma la dilatazione della vita. Essa fa scoprire una grande chiamata, la vocazione all’amore, e assicura che quest’amore è affidabile, che vale la pena di consegnarsi ad esso, perché il suo fondamento si trova nella fedeltà di Dio, più forte di ogni nostra fragilità» (Lumen fidei).
Ascoltare e mantenere la Parola. Quando un giovane chiede che cos’è il gruppo 153 mi viene immediato dire che si tratta di un gruppo giovani nel quale si impara a rimanere in ascolto. Già dai primi incontri i giovani, che covano nel cuore il desiderio di mettere ordine nella propria vita, scoprono che l’ascolto è l’atteggiamento fondamentale del discepolo di Gesù e subito si rendono disponibili ai tempi prolungati di silenzio e di meditazione.
La fraternità. Intraprendere un cammino di discernimento vocazionale non è percorrere in solitudine una strada in salita al termine della quale trovo la volontà di Dio e la presenza dei fratelli, ma camminare alla presenza del Dio amante della vita, condividendo con i fratelli il desiderio di felicità e le inquietudini che ogni giovane porta nel cuore. Accompagnando i giovani in questo gruppo si coglie il desiderio di vivere la fraternità, delle relazioni autentiche nelle quali potersi raccontare senza timore del giudizio altrui, in cui testimoniare il proprio vissuto di fede e dove poter affrontare il peso della solitudine.
L’inizio di questo decimo anno di vita del gruppo 153 coincide con il tempo di preparazione al Sinodo dei Vescovi su «I giovani, la fede e il discernimento vocazionale». La nostra Diocesi si sta attivando per mettersi in ascolto della voce e della sensibilità dei giovani e per avviare processi capaci di interpellare la capacità degli adulti di generare alla fede.
Il gruppo 153 è uno dei laboratori della fede nei quali i giovani trovano un luogo per ascoltare e ascoltarsi e per apprendere una grammatica affettiva capace di dischiudere le varie possibilità di una vita vissuta nell’amore.
don Giancarlo Pivato

NUOVO ITINERARIO

Domenica 29 ottobre prende avvio il primo incontro del “Gruppo 153”. I giovani interessati alla proposta possono prendere contatto con don Giancarlo Pivato (340 6802501), d.giancarlopivato@gmail.com; Simone ed Eva Gazzola: eva76@libero.it (339 3673807); Tatiana Radaelli: tatianaradaelli@libero.it (328 2671060).
Indicazioni sull’itinerario si possono trovare anche nel sito della Pastorale giovanile di Treviso e nella pagina web del Centro diocesano vocazioni (accessibile da www.diocesitv.it).