“…non possiamo dimenticare la sofferenza vissuta da minori e persone vulnerabili «a causa di abusi sessuali, di potere e di coscienza commessi da un numero notevole di chierici e persone consacrate». Siamo continuamente interpellati «come Popolo di Dio a farci carico del dolore dei nostri fratelli feriti nella carne e nello spirito»: per troppo tempo quello delle vittime è stato un grido che la Chiesa non ha saputo ascoltare a sufficienza. Si tratta di ferite profonde, che difficilmente si rimarginano, per le quali non si chiederà mai abbastanza perdono e che costituiscono ostacoli, talvolta imponenti, a procedere nella direzione del “camminare insieme”. […] È impensabile «una conversione dell’agire ecclesiale senza la partecipazione attiva di tutte le componenti del Popolo di Dio»: insieme chiediamo al Signore «la grazia della conversione e l’unzione interiore per poter esprimere, davanti a questi crimini di abuso, il nostro pentimento e la nostra decisione di lottare con coraggio». (dal Documento Preparatorio della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi)
In corrispondenza della Giornata europea per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale, istituita dal Consiglio d’Europa il 18 novembre,
il Consiglio Permanente della CEI ha stabilito una Giornata nazionale di preghiera e di sensibilizzazione. “È questa un’occasione da valorizzare nelle Chiese locali grazie all’impegno responsabile dei Referenti diocesani, dei parroci, dei consacrati, dei catechisti, degli educatori e di tutti gli organismi pastorali, perché sia coinvolta tutta la comunità – spiega mons. Lorenzo Ghizzoni, Arcivescovo di Ravenna-Cervia, Presidente del Snazionale Tutela minori presentando l’iniziativa -. Siamo invitati alla preghiera per sostenere i cammini di recupero umano e spirituale delle vittime e dei sopravvissuti, da chiunque siano stati feriti, così gravemente, dentro o fuori dalla Chiesa, per le famiglie e le comunità colpite dal dolore per i loro cari. Preghiamo per tutti quelli che hanno qualche responsabilità educativa in famiglia, in parrocchia, negli altri ambienti, affinché proteggano e rispettino nel corpo e nell’anima gli adolescenti e i ragazzi loro affidati e le persone più deboli. La preghiera ci aiuterà anche a mobilitarci per creare intorno a noi ambienti sicuri, scegliendo e formando persone che sappiano rispettare i più piccoli in tutte le nostre attività ecclesiali. Dobbiamo anche pregare per chiedere perdono per chi ha commesso questi abusi, per chi non ha voluto vedere e non è intervenuto per affrontare le situazioni ambigue o rischiose”.
Info: https://tutelaminori.chiesacattolica.it/
LA PREGHIERA
Padre, fonte della vita,
con umiltà e umiliazione ti consegniamo la vergogna e il rimorso
per la sofferenza provocata ai più piccoli e ai più vulnerabili dell’umanità e ti chiediamo perdono.
Signore Gesù, Figlio venuto a rivelare la misericordia del Padre,
ti affidiamo tutti coloro che hanno subito
abusi di potere, spirituali e di coscienza, fisici e sessuali,
le loro ferite siano risanate dal balsamo della tua e della nostra compassione, trovino accoglienza e aiuto fraterno,
i loro cuori siano avvolti di tenerezza e ricolmi di speranza.
Spirito Santo, fuoco di amore,
ti preghiamo per le nostre comunità ecclesiali,
chiamate ad impegnarsi in un discernimento profondo sulle proprie omissioni e inadempienze,
siano case accoglienti e vere e si rafforzi l’impegno di tutti per tutelare i più piccoli e vulnerabili.
Trinità Santa, fonte di comunione e di tenerezza,
aiutaci a spezzare le catene della violenza e della colpa, squarcia i nostri silenzi e facci ascoltare le grida di dolore delle vittime di abusi e delle loro famiglie,
aiutaci ad accompagnarli facendo verità fino in fondo
nel cammino della giustizia e della riparazione,
affinché anche dal buio della terra, minacciata dal peccato, ma avvolta dalla luce della Pasqua,
germoglino semi di guarigione e di rinascita.
Perché la vita del Regno si manifesti in noi.
Amen.