“Esprimo a nome mio e di tutta la Diocesi di Treviso la gioia, colma di gratitudine al Signore, al santo Padre Francesco per la nomina a Cardinale di S.E. mons Silvano Tomasi”: queste le prime parole del vescovo di Treviso, Michele Tomasi, alla notizia dell’annuncio del Papa, questa mattina dopo l’Angelus, della convocazione di un prossimo concistoro con la nomina di 13 nuovi cardinali, tra cui, appunto, mons. Silvano Maria Tomasi. Scalabriniano, 80 anni compiuti lo scorso 12 ottobre, arcivescovo titolare di Asolo, Tomasi è originario della parrocchia di Casoni di Mussolente (in provincia di Vicenza, e appartenente alla diocesi di Treviso) dove, poco dopo mezzogiorno, le campane hanno suonato a festa.
“Con Lui – prosegue il vescovo Michele Tomasi – viene accolto nel Sacro collegio un appassionato e competente servitore della pace e della giustizia, che ha messo a disposizione della Chiesa le sue competenze umane e spirituali rappresentando la Santa Sede presso importanti consessi internazionali. Egli ha avuto attenzione costante e fattiva alla difesa della dignità della persona umana e della giustizia, e ancora oggi è a servizio delle ragioni del dialogo e della pace”.
“Eminenza – le parole del vescovo Michele rivolte direttamente al prossimo cardinale, al quale ha fatto giungere un messaggio di augurio -, la Diocesi che le ha dato i natali la accompagna con la preghiera nel nuovo servizio che viene chiamato a svolgere, soprattutto in questo tempo di smarrimento e di prova, nella testimonianza della forza del Signore Crocifisso e Risorto e della speranza che in Lui ci viene donata”.
Tredici i cardinali annunciati da papa Francesco: nove di loro con meno di ottant’anni e dunque con il diritto a partecipare a un futuro conclave, ai quali si aggiungono quattro ultraottantenni, tra cui appunto mons. Tomasi, a lungo nunzio apostolico, già osservatore permanente alle Nazioni Unite di Ginevra, che collabora attualmente con il Dicastero per lo sviluppo umano integrale, ufficialmente vescovo di Asolo.
Il parroco di Casoni, don Alessandro Piccinelli, è felicissimo: “Siamo orgogliosi di avere in mons. Tomasi un figlio, fratello e padre di questa terra. Ogni volta che è venuto a casa è stato bello e importante apprezzare sempre la sua umiltà e l’affetto per questa sua comunità”, dichiara.
La scelta di Francesco arriva 35 anni dopo la creazione dell’ultimo cardinale originario della diocesi di Treviso: Pietro Pavan, morto nel 1994, grande intellettuale e conoscitore della Dottrina sociale della Chiesa, tra i collaboratori di papa Giovanni XXIII nella stesura dell’enciclica Pacem in Terris.
La biografia di mons. Silvano Tomasi
Nato a Casoni il 12 ottobre 1940, Silvano Maria Tomasi, compie gli studi in Italia, poi frequenta i corsi di teologia a New York; consegue una laurea in scienze sociali e un dottorato in sociologia presso la Fordham University. Il 31 maggio 1965 è ordinato presbitero per la Congregazione dei Missionari di San Carlo dal vescovo ausiliare di New York Joseph Maria Pernicone. In seguito è nominato segretario del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, nel 1989.
Il 27 giugno 1996 papa Giovanni Paolo II lo nomina nunzio apostolico in Etiopia ed Eritrea, delegato apostolico a Gibuti ed arcivescovo titolare di Cercina; il successivo 17 agosto riceve l’ordinazione episcopale dal cardinale Angelo Sodano, co-consacranti il cardinale Giovanni Cheli e il vescovo di Treviso Paolo Magnani. Il 24 aprile 1999 è nominato arcivescovo titolare di Asolo; il 23 dicembre 2000 viene nominato nunzio apostolico anche per Gibuti. Il 10 giugno 2003 papa Giovanni Paolo II lo nomina osservatore permanente della Santa Sede presso le Ufficio delle Nazioni Unite ed Istituzioni specializzate a Ginevra e l’Organizzazione mondiale del commercio. Dal 2011 è anche rappresentante della Santa Sede presso l’Organizzazione internazionale per le migrazioni. Dal 2016, cessato il suo incarico all’Onu, ricopre l’incarico di segretario delegato del Pontificio consiglio Giustizia e Pace, poi Dicastero per lo sviluppo umano integrale.