“Benvenuto a casa tua! Che ti possa sentire in famiglia qui con noi!”. Il vescovo di San Juan Bautista de Las Misiones, Pedro Collar Noguera, ha accolto nei giorni scorsi, insieme ad alcuni sacerdoti, seminaristi e laici l’arrivo di don Lorenzo Tasca nella missione in Paraguay, prima nella sua casa e poi con un pranzo in una famiglia vicina. Sono momenti di vita ecclesiale che la diocesi ha vissuto accogliendo il dono di un nuovo sacerdote, momenti sentiti e vissuti come espressione di vita familiare. La Chiesa è famiglia, è chiamata a convertirsi in “casa” che accoglie, dove uno si sente bene, a suo agio, in cui le relazioni, meno istituzionali, siano più fraterne e umane. I primissimi giorni li abbiamo vissuti proprio accanto al vescovo Pedro, ai giovani seminaristi, ad alcuni laici e sacerdoti venuti a condividere il loro tempo e la loro vicinanza. Prima di avviarci verso “sud”, dove le parrocchie affidate ai fidei donum di Treviso ci attendevano, abbiamo vissuto una mattinata di dialogo fraterno, di conoscenza e scambio di vedute con mons. Collar e i suoi collaboratori. Lì è emerso il cuore missionario della chiesa di Misiones y Neembucu, comunità che ripetutamente ringrazia, sinceramente ascolta, e con umiltà si interroga su come a sua volta possa essere “dono” alla Chiesa di Treviso. Ecco, il dono ricevuto di un nuovo sacerdote ha suscitato il desiderio di donarsi a sua volta. Così la chiesa di Misiones ha ascoltato anche le urgenze, le preoccupazioni, le paure, le sfide… della nostra Chiesa diocesana e non è rimasta indifferente. Si domanda come può condividere con noi queste preoccupazioni, come possa starci accanto come chiesa sorella, come aiutarci…
Don Lorenzo, che è arrivato per sostituire don Giovanni Fighera, rientrato nelle scorse settimane, abiterà, nei primi mesi, nella casa del vescovo e dei suoi collaboratori. Avrà modo di conoscere da vicino la sua nuova famiglia, intessere relazioni e conoscere le persone che la compongono, imparare la loro lingua, conoscere la loro storia, ma soprattutto cominciare a condividere la stessa fede, sentirsi ridire e riannunciare in modo nuovo l’unico Vangelo di Gesù, farsi fratello in questa nuova famiglia in cui c’è un solo Padre, nel cielo, e nessuno è chiamato maestro perché tutti sanno di dover imparare da Gesù a mettersi in ascolto l’uno dall’altro. Benvenuto nella tua casa, don Lorenzo.
(don Gianfranco Pegoraro, direttore del Centro missionario diocesano)
Nella foto principale, da sinistra: don Gianfranco Pegoraro, le cooperatrici pastorali Debora Niero e Germana Gallina, don Lorenzo Tasca e don Paolo Cargnin