Terminata la sessione invernale di esami, all’Istituto superiore di Scienze religiose “Giovanni Paolo I” – Veneto orientale sono riprese in questa settimana le lezioni con le assemblee degli studenti che hanno eletto i propri rappresentanti al Consiglio di istituto. Si va infatti completando l’organigramma della nuova realtà che, dopo un primo anno di transizione, nel prossimo anno prenderà il via nella sua forma accademica definitiva. L’accorpamento tra l’Issr di Treviso e Vittorio Veneto e quello di Belluno ha permesso di conquistare di slancio il secondo posto nella classifica degli istituti più numerosi del Triveneto, subito dietro a quello di Verona, che vanta una storia molto più lunga e un ampio bacino di utenza. Per il prossimo anno si prevede un ulteriore allargamento, a motivo della definitiva chiusura dell’Issr di Portogruaro. L’apprezzamento generale per la nuova modalità di lezioni con frequenza a distanza per il polo di Belluno (Fad) sta contagiando di entusiasmo anche altri istituti che stanno scoprendo questa straordinaria potenzialità con la quale le distanze si accorciano notevolmente.
Veritatis Gaudium. “Ci incoraggia in questo lavoro – sottolinea il direttore, don Michele Marcato – la recentissima costituzione apostolica, consegnata da papa Francesco a tutte le università e facoltà ecclesiastiche, nella quale invita a riscoprire la gioia profonda della ricerca della verità, in tutte le sue forme: questa, per il credente, consiste nell’incontro con «Gesù, il Verbo di Dio in cui è la Vita che è la Luce degli uomini (cfr. Gv 1,4), il Figlio di Dio che è insieme il Figlio dell’uomo». Ci sarà modo di tornare sui quattro criteri ispiratori che il Santo Padre suggerisce per un rilancio degli studi ecclesiastici, ma fin da ora sentiamo forte, nel nostro piccolo, l’appello a collaborare alla «creazione di nuovi e qualificati centri di ricerca in cui possano interagire con libertà responsabile e trasparenza reciproca – come ho auspicato nella Laudato si’ – studiosi provenienti dai diversi universi religiosi e dalle differenti competenze scientifiche, in modo da entrare in un dialogo tra loro orientato alla cura della natura, alla difesa dei poveri, alla costruzione di una rete di rispetto e di fraternità»”.
Primi docenti stabili. Per fare questo è necessario che ci siano docenti dediti in maniera prioritaria a questo lavoro di ricerca personale e comunitaria. La Congregazione per l’Educazione cattolica richiede che ogni istituto possa disporre di almeno 5 docenti stabili. Ai primi di gennaio don Michele Marcato è stato nominato docente stabile per la cattedra di Sacra Scrittura, mentre nei prossimi mesi si attende la conferma da parte della Facoltà teologica del Triveneto per altri quattro docenti stabili: don Stefano Didonè per la cattedra di Teologia fondamentale, don Francesco Pesce per Teologia pastorale, don Rinaldo Ottone e l’avvocato Gianfranco Maglio per le cattedre di Filosofia.
Le pubblicazioni. Testimoniano la vivacità dell’istituto le recenti pubblicazioni dei nostri docenti. Nello scorso novembre è uscito per i tipi della San Paolo il volume “Un cuore nuovo. La formazione della coscienza nella Bibbia”, uno studio di don Michele Marcato che interroga i testi biblici per trovare risposta ad alcune provocazioni che papa Francesco ha rivolto a ciascuno di noi specialmente in Amoris Laetitia: cosa significa che “siamo chiamati a formare le coscienze, non a pretendere di sostituirle”? Il volumetto offre un approccio ai testi biblici che vorrebbe favorire un ascolto e un dialogo che soli permettono la realizzazione di questo importante e delicato processo. Grande successo ha avuto anche la pubblicazione di don Francesco Pesce, “Due, nessuno, centomila. Genere, gender e differenza sessuale”, per i tipi delle Dehoniane di Bologna, e dal quale aspettiamo a breve l’uscita di un volume sul modo nel quale le famiglie hanno accolto e saputo valorizzare Amoris Laetitia. Venerdì prossimo, 9 febbraio, infine, una pubblicazione curata da don Stefano Didonè, “La libertà necessaria. Conversazioni su filosofia e teologia”, offrirà l’occasione per lanciare una nuova iniziativa del giovane istituto.
Dialoghi d’autore. È questo il titolo della nuova iniziativa accademica che l’Issr ha attivato per far conoscere le pubblicazioni dei docenti e per stimolare il dibattito e la ricerca. Non si tratta della semplice presentazione di un nuovo volume, in quanto saranno sempre coinvolti anche altri docenti dell’Istituto o di altre Facoltà che, a partire dal contributo offerto dall’autore, potranno avviare un dialogo e aprire ulteriori prospettive di ricerca. Gli incontri sono aperti a tutti, anche se vedranno come interlocutori privilegiati soprattutto gli studenti e le diverse realtà culturali presenti nel territorio. Il primo appuntamento sarà venerdì 9 febbraio alle ore 20.30 in Sala Pavan del Seminario vescovile di Treviso.
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