Veglia diocesana dei giovani, inviati dal Vescovo verso tre periferie esistenziali

La preghiera comunitaria, l’adorazione personale e l’andare incontro a tre “periferie esistenziali”. Sono gli ingredienti della veglia per i giovani organizzata dalla diocesi di Treviso, che si terrà sabato 12 in cattedrale, con inizio alle 20.45. “Fa’ ciò che devi!”, è il titolo, che nasconde la necessità che i giovani hanno di scuotersi dagli “imbambolamenti” annoiati e un po’ colpevoli di fronte alla vita e alle sue necessità.

In occasione della XXIX Giornata mondiale della gioventù, che quest'anno si svolge nelle singole diocesi, la veglia si articolerà nella preghiera insieme, personale, ma anche nell’andare fisicamente incontro a tre “periferie esistenziali” dei nostri giorni e del territorio: la malattia e il lutto, la povertà e la marginalità, il male di vivere e la depressione; per incontrare chi in esse si dedica e si spende con coraggio e dedizione, chi in esse sta facendo “ciò che deve” come uomo o donna in nome di Gesù Cristo. Sarà il vescovo Gianfranco Agostino ad “inviare” i giovani verso questi ambiti di impegno e di testimonianza.

“Il cammino insieme per le strade della città di Treviso verso quattro chiese che ospiteranno la Parola di Dio e le parole dei testimoni – spiega don Andrea Guidone, direttore dell’ufficio diocesano di Pastorale giovanile – ci unirà nella forza di fare strada assieme e insieme vivere dentro la vita scuotendo la polvere delle nostre accomodanti sicurezze e cecità”. Terminata la veglia, fino alle 24 in cattedrale ci sarà la possibilità di fermarsi in adorazione eucaristica silenziosa.