28 marzo 2013 – Omelia nella Santa Messa Crismale

28-03-2013

Carissimo Confratello Vescovo Paolo, carissimi presbiteri e diaconi, consacrati e consacrate, seminaristi, fedeli tutti,

il Signore ci dona di ritrovarci anche quest'anno nella celebrazione, che costituisce l'appuntamento più significativo per il presbiterio diocesano.

1. Non vogliamo certo dimenticare che Cristo ' secondo le parole dell'Apocalisse che abbiamo ascoltato ' «ha fatto di noi [di tutti i cristiani] un regno, sacerdoti per il suo Dio e Padre» (Ap 1,6). Dunque siamo tutti, in quanto battezzati, popolo sacerdotale; infatti, come diremo nel prefazio, Cristo «comunica il sacerdozio regale a tutto il popolo dei redenti». Ma subito lo stesso testo soggiunge: «con affetto di predilezione sceglie alcuni tra i fratelli che mediante l'imposizione delle mani fa partecipi del suo ministero di salvezza».

Ci sentiamo ' vescovi, presbiteri e diaconi ' destinatari di una chiamata e di un dono che ci rende strumenti, poveri e limitati (ne abbiamo tutti chiara consapevolezza) e tuttavia efficaci, della salvezza. E il ritrovaci insieme, tutti noi ministri ordinati, in questa celebrazione, rende visibile quella “”comunione sacramentale”” che proviene proprio dalla partecipazione all'unico sacerdozio di Cristo e che lega profondamente vescovo e presbiterio. (scarica allegato per leggere tutto)

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